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Quanto siamo protetti nel mondo digitale?

34 Big tech del settore, fra cui Microsoft e facebook, hanno sottoscritto un patto per tutelare la nostra sicurezza da qualsiasi tipo di attacco informatico.

Proprio in questo periodo i temi della sicurezza informatica e della privacy degli utenti, sono estremamente caldi, portati alla ribalta dallo scandalo generato da Cambridge Analityca.
Lo scandalo ha coinvolto in prima persona il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Davanti al congresso degli Stati Uniti si è scusato con tutti gli utenti ai quali sono stati rubati i dati provenienti proprio dal social network più popolare al mondo.

Detto ciò, il tema della sicurezza informatica sta interessando sempre più persone. In questi giorni un numero crescente di utenti si sta orientando verso nuove forme di comunicazione digitale sempre più criptate e probabilmente sicure.

Ma chi si propone per difenderci realmente nel mondo digitale?

Cybersecurity news

3 giorni fa, a seguito della proposta di Microsoft avanzata esattamente l’anno scorso all’ RSA conference di San Francisco, 34 aziende appartenenti al settore tecnologico e della sicurezza informatica hanno sottoscritto un accordo (Cybersecurity Tech Accord). L’obiettivo è quello di innalzare i livelli di sicurezza in tutto il mondo, indipendentemente dallo status dell’utente, azienda  o dal luogo in cui si trova. Inoltre l’altro obiettivo è quello di proteggerci da ogni tipologia di attacco, compresi quelli delle organizzazioni governative.

L’accordo prende il nome di “Convenzione digitale di Ginevra”, richiamando la convenzione fatta subito dopo la seconda guerra mondiale con lo scopo di tutelare i diritti della popolazione. Si basa principalmente su 4 punti fondamentali:

Il primo punto potremmo intitolarlo “Rinforzo difensivo”. Le 34 aziende si impegnano infatti a garantire la sicurezza informatica ad ogni loro utente o cliente, a prescindere dal fatto che sia un individuo o un’ azienda, indipendentemente dalla localizzazione geografica e dalla motivazione dell’attacco.

Il secondo punto “Opposizione all’attacco” nel quale si specifica che i propri utenti potranno contare sul fatto che queste 34 aziende si opporranno a qualsiasi richiesta governativa di facilitare un Cyberattacco su utenti e imprese.

Nel terzo punto “Costruzione delle competenze”, le aziende si impegnano a supportare gli sviluppatori attraverso la creazione di nuovi tool. Essi verranno aggiornati sulle possibili nuove minacce al fine di migliorare la sicurezza partendo dai singoli costruttori del mondo digitale.

Infine il quarto ed ultimo punto “Azione collettiva”, consiste nell’ impegno delle aziende a collaborare con chiunque e qualunque azienda del settore abbia una problematica irrisolta in tema sicurezza. Ci si apre cosi completamente a qualsiasi collaborazione che possa risultare utile al raggiungimento dell’obiettivo finale.

In conclusione l’accordo è stato sottoscritto. 34 supereroi si sono uniti per tutelare i nostri diritti in un mondo di cui conosciamo troppo poco ma inevitabilmente ne facciamo parte.

Tutto questo basterà per proteggere i nostri dati e tutelare la nostra privacy?
Non ci resta che aspettare il prossimo attacco.

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2018-07-03T15:50:39+02:00